Luoghi, organizzazione e governance

ANALISI

Si possono individuare quattro “luoghi” della ricerca, intesi non solo come strutture formalmente costituite, ma come ambiti effettivi e quotidiani dell’operato dei ricercatori dell’Ateneo:

  • Il singolo ricercatore, che vede nel lavoro individuale una grande opportunità di flessibilità e di libertà di ricerca
  • Il gruppo di ricerca, che è considerato dai ricercatori l’ambito più efficace, capace di creare confronto, favorire sinergia tra competenze, rendere più facile accedere a risorse finanziarie e strumentali e creare una “massa critica”
  • Il Dipartimento, percepito come la “casa” dove ciascun ricercatore crea la propria carriera, e dove si realizza la sinergia tra le tre missioni dell’Ateneo, caratterizzato da solida capacità progettuale e da un’efficace visibilità dall’esterno
  • La struttura interdipartimentale, percepita come luogo che favorisce opportunità nuove (infrastrutture, programmi di ricerca, avvicinamento tra ambiti culturali) e condizioni di stimolo all’innovazione e al posizionamento sulla frontiera tecnologica, ma richiede di saper lavorare con un approccio diverso, con adeguati strumenti di coordinamento e integrazione

DECISIONI

  • I Dipartimenti intesi come luoghi di elaborazione strategica, saranno chiamati a definire Linee di indirizzo coerenti con il Piano Strategico, completando il percorso di attuazione delle prerogative in materia di ricerca e didattica previste dalle norme e dallo Statuto
  • I Centri Interdipartimentali evolveranno e si rinnoveranno, assicurando flessibilità e apertura alle interazioni (collaborazioni ed accessi alle infrastrutture) sia interne che esterne
  • I Gruppi di ricerca saranno identificati e valorizzati, così da incrementarne i contributi di ricerca “verticali” (nei Dipartimenti) e “trasversali” (nei Centri Interdipartimentali)
  • Sarà incrementata l’attenzione al lavoro svolto dai singoli ricercatori, valorizzando il contributo alla ricerca di base e garantendo adeguate prospettive di carriera