Il Piano Strategico

Una società in rapido cambiamento

Il Politecnico di Torino da 160 anni - con rigore, integrità e secondo standard di elevata qualità - prepara ingegneri, architetti, designer e pianificatori territoriali, professionisti che hanno contribuito allo sviluppo delle nostre città, delle nostre imprese, del nostro Paese.

Oggi il mondo è molto cambiato, specialmente nei paesi sviluppati, per gli effetti dirompenti della globalizzazione e delle nuove tecnologie: la rivoluzione digitale, i cambiamenti climatici, l’incremento delle diseguaglianze, l’invecchiamento della popolazione, il ristagno della produzione industriale, sono solo alcuni esempi.

Da università fabbrica a università piattaforma

L'Università deve evolvere per continuare a produrre un impatto su una società in rapido cambiamento. È questo l’obiettivo del nuovo Piano strategico del Politecnico di Torino. Da Università “fabbrica” di professionisti di grande qualità ma “standard” e non più pienamente funzionali a un contesto imprenditoriale e territoriale molto diverso dal passato, dobbiamo diventare una Università “piattaforma”:

  • aprirci al contributo di docenza esterna dal mondo delle professioni e dell’industria;
  • avere un ruolo nei processi di innovazione e di formazione continua;
  • essere forza propulsiva dello sviluppo sostenibile della società.

Lo studente al centro: un Ateneo da 40.000 studenti "smart"

Incrementeremo i nostri studenti da 34.000 fino a circa 40.000 per contribuire a colmare il ritardo del nostro Paese in termini di laureati rispetto alla media europea. Sempre in questa direzione avvieremo un nuovo percorso di laurea professionalizzante in ingegneria della manifattura, del tipo di quelli di grande successo in altri Paesi europei, in stretta collaborazione con gli Istituti Tecnici Superiori del territorio e le associazioni imprenditoriali.

Oggi servono più flessibilità, più senso critico, più capacità di collaborare e progettare con portatori di altre competenze rispetto alla propria, più attitudine a costruire e gestire progetti concreti.

Metteremo di conseguenza gli studenti al centro del loro percorso di apprendimento con più laboratori didattici, più lavori progettuali e in team, più soft skill, più scienze dell’uomo e della società per aiutarli comprendere meglio il mondo in cui interverranno.

Una ricerca di impatto con i dottorandi al centro

Tutelando il ruolo fondamentale della ricerca disciplinare come strumento di crescita scientifica e culturale dei docenti e come fucina di scoperte davvero radicali, investiremo sempre di più in quella interdisciplinare per creare innovazione, dando piena attuazione a centri di ricerca applicata tematici. Promuoveremo convintamente le collaborazioni tra singoli ricercatori, gruppi, dipartimenti e tra enti di ricerca.

Valorizzeremo sempre più il dottorato di ricerca, aumentando almeno del 50% il numero di dottorandi attivi al Politecnico.

Un trasferimento tecnologico a filiera tematica per la città e il territorio

Instilleremo nei nostri studenti, nei nostri dottorandi e anche nei nostri ricercatori e docenti la passione per l’innovazione, fornendo loro strumenti e fondi mirati.

Costituiremo credibili filiere che raccorderanno in aree spazialmente contigue formazione, ricerca, innovazione, servizi finanziari e di valorizzazione della proprietà intellettuale per creare poli di sviluppo imprenditoriale, che attrarranno hub di grandi industrie, piccole e medie imprese, start-up e radicheranno nel nostro territorio i nostri laureati. Nasceranno poli multifunzionali su temi come: industria 4.0, energia, transizione digitale, mobilità sostenibile, economia circolare, space economy.

Le persone al Centro: un Ateneo bello, sostenibile, funzionale alle sue missioni e animato culturalmente

Investiremo in nuovo capitale umano e nuove competenze per migliorare la nostra formazione e la nostra ricerca. Supereremo i 1000 docenti strutturati a partire dagli attuali 850. Daremo a tutti, incluso il nostro personale tecnico e amministrativo, opportunità di crescita professionale e di carriera.

Il nostro sarà un campus attento alla qualità della vita, effervescente sotto il profilo culturale, sede di attività ricreative e sportive, sostenibile e dotato di spazi moderni e funzionali alla piena realizzazione delle nostre missioni, per mettere chi lavora e studia al Politecnico in condizione di dare il meglio di sé con motivazione e senso di appartenenza.

Il Rettore
Guido Saracco